Informazioni sulla Flebologia Estetica
CAPILLARI VISO E GAMBE E TERAPIA LASER
La rete di capillari visibili, con una colorazione dal rosso al blu, si definiscono telangectasie. La loro comparsa dipende dalla dilatazione dei vasi sanguigni più piccoli che affiorano in superficie. Compaiono soprattutto negli arti inferiori.
Spesso rappresentano la sofferenza segmentaria del microcircolo, dovuta a molteplici cause.
Quanti tipi di capillari ci sono?
Ne esistono di diversi tipi:
Congeniti: evidenti già alla nascita (come ad es. gli angiomi) associati a varie malformazioni.
Primitivi: insorgono in età giovanile (fragilità capillare).
Secondari: possono insorgere a tutte le età (varie cause).
I capillari secondari sono associati a:
Patologie dermatologiche o sistemiche (livedo, sclerodermia, lupus, mastocitosi, ipertiroidismo, ecc.)
P.E.F.S. o cellulite
Traumi, stripping delle vene, cicatrici, scleroterapia
Fratture trattate con immobilizzazione gessata
Infiammazioni acute o croniche
Radio-chemioterapie
Trombosi profonde e superficiali
Infiltrazioni di corticosteroidi
Alterazioni patologiche plantari
Reflussi varicosi
Ipertensione venosa profonda.
Le cause dei capillari possono essere: un’esposizione eccessiva al sole o troppo calore, ormoni femminili (legati soprattutto alla gravidanza e agli anticoncezionali), sovrappeso, alcool, vasodilatatori, ipotensivi, indumenti attillati e stretti, depilazione a strappo, microtraumi, ereditarietà.
Si distinguono capillari “dilatati” di tre colori diversi:
Blu: ampi e profondi con flusso venoso stagnante. Con il passare degli anni i capillari blu diventano extradermici a parete sottilissima che può rompersi causando emorragie;
Rossi: sottili con flusso interno veloce;
Viola: intermedi per calibro, profondità, velocità di flusso.
Sono descritte quattro forme:
Semplici o lineari;
Arborizzati o ramificati a betulla (sono generati da una nutrice);
A stella o a ragnatela;
Puntiformi.

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I capillari primitivi non hanno sedi tipiche. Spesso sono ubicati tra le ginocchia.
Al lato esterno della coscia formano ventagli
I secondari si osservano sul decorso delle varici
In periodo estivo o premestruale procurano tensione, bruciore, formicolii e pesantezza.
Dopo diagnosi corretta, le stagioni per i trattamenti sono quelle fresche. I capillari primitivi si curano con farmaci flebotonici nei mesi estivi e con contenzione elastica nei mesi invernali. I capillari secondari a reflussi si trattano dopo aver eliminato le varici, mediante controllo delle vene nutrici con transilluminazione. La terapia classica è la microsclerosi chimica mentre i pazienti allergici o sofferenti di agofobia si trattano con le diverse soluzioni laser assistite.
Il laser esterno (detto anche transcutaneo o transdermico) rappresenta la tecnologia più avanzata e la migliore soluzione per il supporto, perfezionamento e rifinitura della microsclerosi chimica che, negli ultimi anni, perde sempre più terreno a favore della nuova frontiera dei lasers. I capillari resistenti alla sclerosi chimica, rossi o con reflusso profondo, possono oggi essere trattati con metodiche non invasive.
Il laser è uno strumento elettromedicale selettivo perché colpisce i vasi sanguigni “malati” senza provocare danni ai tessuti circostanti. Il raggio laser arriva al capillare sotto forma di calore coagulandolo, per effetto del danno termico.
Il laser Neodimio Yag, che utilizza una lunghezza d’onda a 1064 nm permette il trattamento delle lesioni vascolari del viso e delle gambe, il ringiovanimento cutaneo e l’epilazione anche dei fototipi scuri. E’ indicato in particolare nel trattamento di lesioni vascolari di diversa origine (telangectasie, emangiomi, eritrosi, etc..) nell’area del viso, del tronco e delle gambe.
Il laser ND-Yag (LP Nd:YAG, DEKA) riesce a trattare anche capillari di un certo calibro (1-3 millimetri di diametro) ed attualmente viene considerato il sistema laser che può dare i migliori risultati per le teleangectasie degli arti inferiori, sia per quelle superficiali di colore rosso ma in particolare per quelle di colore blu.
L’effetto del calore concentrato sui piccoli vasi sanguigni (capillari) ne provoca la chiusura e quindi il colore roseo o rosso-blu si attenua o sparisce. Si tratta di un laser vascolare dotato di un’alta penetrazione attraverso la pelle. Il capillare viene chiuso dall’energia laser, la cute non viene assolutamente danneggiata. Per far scomparire la maggior parte dei capillari presenti sono in genere necessarie tre sedute, a distanza di due mesi una dall’altra. Il laser ND YAG a impulso lungo è quello che ha dato i risultati migliori nel trattamento dei capillari delle gambe.
Le lesioni vascolari di diversa origine (telangectasie, emangiomi, eritrosi, etc.) nell’area del viso, del tronco e delle gambe.
Dopo la seduta può residuare modesto e fugace rossore (eritema) sull’area trattata che in breve tempo scompare (2-4 giorni). L’eritema può essere accompagnato da gonfiore (edema) nel 50-60% dei casi. Anche questo fenomeno ha la caratteristica della fugacità. Per alleviare questi disagi sono consigliati ghiaccio e/o creme lenitive da applicare sulla zona dopo il trattamento.
Più raramente possono manifestarsi erosioni e vescicole, (15-20% dei casi). La formazioni di piccole e sottili croste lineari di colorito scuro, lungo il decorso dei vasi trattati rappresenta un evento frequente. La durata di tali lesioni secondarie è variabile (10-20 giorni).
In questi casi è consigliabile l’applicazione di medicamenti ad azione cicatrizzante e disinfettante. In alcuni rari casi e per un periodo limitato di tempo (1-2 mesi) possono residuare aree ipo e/o iper-pigmentate in corrispondenza delle zone trattate. Ancora più rara è la comparsa di piccoli coaguli in sede di applicazione . Eccezionale è la possibilità di cicatrici in sede di intervento. In alcuni casi, dopo l’intervento è consigliabile un trattamento compressivo con bende elastiche.
Evitare assolutamente l’esposizione ai raggi solari e/o a lampade UVA nelle settimane precedenti al trattamento. Non assumere farmaci che aumentino la sensibilità della pelle alla luce.
Applicare una pomata antibiotica per alcuni giorni sulla superficie trattata. I filtri solari sono indispensabili prima di esporre la zona trattata ai raggi solari per evitare iperpigmentazioni. L’uso di farmaci anti-infiammatori quali acido acetilsalicilico e derivati è sconsigliabile una settimana prima e dopo il trattamento. E’ assoluto il divieto all’uso di lampade abbronzanti o all’esposizione solare almeno un mese prima e durante tutta la fase del trattamento laser. L’uso di tali schemi, deve essere proseguito dopo l’intervento con il laser per almeno due- tre settimane.
D. Quanto tempo è necessario che intercorra tra un trattamento e l’altro?
R. La terapia laser prevede diverse sedute intervallate da periodi di tempo di circa 30 giorni ( considerando la medesima area),
D. Il trattamento è doloroso?
R. Normalmente il trattamento con il laser non è particolarmente doloroso ed è ben tollerato. L’anestesia locale, di norma, non è necessaria, sebbene ne sia consigliato l’uso su ampie superfici. In questo caso ci si può avvalere di gel e/o creme ad attività anestetica. Il laser ND:Yag ha un sistema di raffreddamento nel manipolo a contatto con la pelle, che può ridurre la sensazione dolorosa.
D. Cosa devo fare prima e dopo del trattamento?
R. Evitare assolutamente l’uso di lampade abbronzanti o l’esposizione solare un mese prima del trattamento e per tutta la durata del trattamento; evitare l’uso di farmaci anti-infiammatori una settimana prima e dopo il trattamento.
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